Intraprendere un percorso culturale in merito al vino
è molto intenso e affascinante, in quanto entrano in gioco altri aspetti
rispetto ad altri argomenti una di essi è il coinvolgimento dell’esperienza
sensoriale, e questo non si impara col sentito dire, letto, passaparola o
dritte, ma bisogna imparare ad affinare i sensi coinvolti nella degustazione
dei vini.
In primis dovremo cominciare a conoscere il territorio
in cui nascono i vigneti e ad aver rispetto e ricerca dell’equilibrio
ambientale.
Poderi Gianni Gagliardo,
sono vini tradizionalmente storici, il Piemonte terra dove ha da sempre
prodotto vini che nel mondo sono vanto, l’azienda ha anch’essa una lunga
tradizione, parte dal 1847 inizialmente con la famiglia Colla, dove nei
territori delle Langa, Monferrato e Diano d’Alba (collina d’eccellenza per i
Dolcetto), infatti la produzione verte sul Dolcetto, l’ambizione è per il
Barolo (altro vino di qualità e pregevolezza).
Nel tempo vengono prodotti vini di estrema qualità
tutti molto apprezzati anche fuori dei confini nazionali, come la nascita del
Gagliardo brut un’anticipazione dei tempi, di questo classico metodo, dopo aver
preso le redini aziendali Gianni Gagliardo.
Con la presenza di Paolo gagliardo l’azienda diventa
sempre più punto di riferimento anche a livello turistico, dopo l’azienda
acquisisce la Tenuta Garetto con un
vigneto di assoluta bellezza con annessa cantina di vinificazione, questa zona
da sempre con vigneti del Barbera.
Crostacei saltati in
padella
Per i miei crostacei saltati in padella ho
accompagnato un vino d’eccezione, un vino piemontese che molti lo definiscono
il bianco barolo, un Roero Arneis DOCG
2019.
Questo eccezionale vino bianco secco 100% Arneis più
famoso del territorio, per il suo
carattere leggero è stato perfetto per i miei gamberi saltati in padella con un
filo di olio extravergine d’oliva e una sfumata dello stesso Roero Arneis.
Il Roero Arneis DOCG 2019 che va servito fresco ad una
temperatura di servizio di 12-14°, in calici medio alti ha un bouquet olfattivo
estasianti è caratterizzato da note floreali e aroma delicato, che va a
contrastare un corpo relativamente pieno e altre note più fruttate.
Profumi e aroma delicati ma al contempo decisi, che si
prestano anche come un buon aperitivo.
Con la Tenuta Garetto e Poderi Gianni Gagliardo, con i
suoi pregiati vini è come fare un percorso fatto di esperienze sensoriali e
mistiche nel magico mondo della winery.
Maialino in crosta di
pistacchi, su letto di pesto di pistacchio
Ho abbinato per questo secondo ricco, una vera
eccellenza in fatto di vini, vi sto parlando di un Barbera d’Asti DOCG Rosina 2017.
Un Barbera non ha necessità di presentazioni, è un
vino complesso ma sensazionale, dal brillante rosso rubino che tende col tempo
al granato. Olfattivamente intenso e alcolico questo lo si nota maggiormente in
vino giovane che accompagna un bouquet di frutti rossi, dapprima croccanti ed
in seguito maturi, quali ciliegia, mora, lampone e prugna.
Questo splendido Barbera ha saputo esaltare la
delicatezza della carne e dosare un giusto equilibrio tra il pesto di pistacchi
e la crosta degli stessi, lasciando che il palato ha percepito tutti i sapori e
profumi.
Continua così il percorso fatto di esperienze
sensoriali e mistiche nel magico mondo della winery con la Tenuta Garetto e
Poderi Gianni Gagliardo.
Continueremo con le
degustazioni con le etichette di questa pregevole cantina con altre inedite
ricette.
Continuate a seguirmi per scoprire le ricette che
propongo e che proporrò con questi vini!
Un buon vino arricchisce ogni piatto anche il più semplice, grazie li proverò.
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