La Sicilia grande terra
calda e generosa, patria di grandi e buoni prodotti che la sua terra regala e
porta sulle nostre tavole tutto il buono e genuino che c'è, e in questa terra
baciata dal sole che vengono prodotte tante eccellenze eno-gastronomiche che
tutto il mondo invidia.
Ed qui che favoriti dal
clima, che nascono vigneti con uve fantastiche per le loro proprietà organolettiche,
profumi e odori, nella zona del comprensorio di Marsala, Petrosino e Mazara del
Vallo sorge l’azienda vinicola
Un’azienda storica che
si tramanda da generazioni, fatta di amore per la Sicilia e per i suoi vitigni
autoctoni,
infatti l’amore per i
vitigni risale sin dall’800, la famiglia Anselmi, coltiva vigneti producendo
uve di qualità. Tra le varietà coltivate, merita una menzione particolare il
Grillo, un vitigno autoctono, che nella zona di Triglia, vicino al mare, ha dei
profumi e degli aromi particolari derivati dalla salinità e dai residui di
alghe Posidonia, che il vento distribuisce nei terreni limitrofi.
La Sancarraro Vini
produce tre famiglie di vini che richiamano terra, mare e cielo nate dall’amore
per la Sicilia e per i prodotti enogastronomici, sono: Orion, Lilibeum e
MareMagno.
Della famiglia Lilibeum
vengono prodotti il famoso Nero d’Avola, il Grillo e Inzolia IGT, della
famiglia Mare Magno sono prodotti altra varietà di Nero d’Avola, il Viogner, lo
Chardonnay, e infine della famiglia Orion ancora una varietà di Nero d’Avola
Syrah, il Cattarato Lucido e lo Spumante di Sicilia.
La filosofia aziendale
ha deciso di proporre queste tre categorie per distinguere e proporre tre
differenti linee, infatti con Lilibeum propone una linea di vini base, per un
uso quotidiano, realizzati pensando alla
Sicilia, e sono solo frutto esclusivo di vitigni autoctoni.
Con la linea Mare Magno
vengono prodotti vini con vitigni autoctoni e con i cosiddetti vitigni
internazionali sicilianizzati.
Mentre con la linea
Orion vengono proposti vini più complessi ed armoniosi, da profumi e aromi
inebrianti e indescrivibili anch’essi prodotti da vitigni autoctoni e la famosa
varietà Syrah, vini assolutamente affascinanti.
Tutti questi vini dalle
profumazioni e aromi che richiamano la terra dove ha dato i suoi natali è reso
possibile per il forte legame con una terra generosa e forte che da tempi
immemorabili ha la vocazione vinaiola che ha reso possibile l'amore e la
produzione per la produzione dei buoni e
grandi vini.
Una generosa selezione di questi vini ha allietato la nostra tavola, la selezione nello specifico era composta da: ORION: Cattarrato Lucido, Nero d’Avola e Spumante Brut Petilant, LILIBEUM: Nero d’Avola, MARE MAGNO: Chardonnay e Viognier.
Una generosa selezione di questi vini ha allietato la nostra tavola, la selezione nello specifico era composta da: ORION: Cattarrato Lucido, Nero d’Avola e Spumante Brut Petilant, LILIBEUM: Nero d’Avola, MARE MAGNO: Chardonnay e Viognier.
Non vi elenco le
caratteristiche di ogni singolo vino, che ho trovato tutti fantastici dalle
caratteristiche tutte diverse e uniche, ognuno di loro con raffinati gusti e
sentori olfattivi inebrianti, questi sono stati alcuni dei miei abbinamenti
RISOTTO CON PUNTE DI
ASPARAGI SELVATICI
Il risotto agli
asparagi è una classica ricetta primaverile gustosa e semplice da realizzare
Ingredienti:
200 gr. di riso, 1
mazzettino di asparagi selvatici (circa 200 gr.), brodo, 1 cipolla, 1 o 2 noce
di burro.
Preparazione
Innanzi tutto
eliminiamo la parte legnosa degli asparagi, poi prepariamo il brodo, nel
frattempo cuociamo in padella gli
asparagi con la cipolla, l’olio e il burro e aggiungiamo un mestolo di brodo,
cuocere per 5 minuti, con un coperchio, poi alziamo la fiamma e togliamo il coperchio in modo da
far evaporare il brodo, togliamo qualche punta di asparago e la mettiamo da
parte, ci servirà per guarnire, quindi versiamo il riso che avremo pre tostato,
e cuociamo a fuoco lento aggiungendo man
mano il brodo vegetale.
Prima di servire ho
aggiunto le punte d’asparagi e una
manciata di pepe nero.
Il Viognier è un vino
aromatico, intenso, dall’inconfondibile e predominante personalità, fine ed
elegante all’olfatto e persistente al palato, un vino particolarmente molto complesso, fermo e deciso ecco perché è
stato un ottimo abbinamento al mio risotto con punte di asparagi selvatici.
Il Viognier va
degustato in calici ampi, che permettano di apprezzarne i colori ed il bouquet
olfattivo.
Per una verdura
autoctona che cresce nei nostri campi ho voluto abbinare il Nero d’Avola Syrah
FAGOTTI DI PASTA FRESCA RIPIENI DI SIVONE E RICOTTA FRESCA
FAGOTTI DI PASTA FRESCA RIPIENI DI SIVONE E RICOTTA FRESCA
Per la pasta fresca
pochi ingredienti 70 gr di semola rimacinata, 40 gr. di acqua e un pizzico di
sale. Formare una fontanella, aggiungere il sale e impastare con l’acqua,
formare una palla liscia e omogenea, farla riposare coperta con della pellicola
trasparente per circa 30 minuti, dopo formeremo dei quadrotti.
Nel frattempo ho
mondato i sivoni e sbollentato, scolati ho conservato l’acqua di cottura che ho
riutilizzato per cucinare i fagotti, dopo aver ben bene scolato i sivoni ho
impastato ad essi la ricotta fresca e un uovo e un pizzico di pepe.
A questo punto passiamo
a creare i fagotti, ho steso la pasta ed ho fatto dei quadrotti con una
formetta, su ognuna di essa ho posto un cucchiaio di impasto e posto il
coperchio fatto in modo che i lembi combaciassero e si chiudessero bene per non
fuori uscire l’impasto.
Nel frattempo ho messo
a bollire in una pentola l’acqua di cottura dei sivoni e cotto i fagotti, che
ho condito con un sugo semplice, preparato anzi tempo, nel servire ho aggiunto
qualche foglia di basilico e fili di erba cipollina.
Il Nero d’Avola Syrah dal
gusto e bouquet internazionale. Dal colore rosso rubino intenso con sfumature
granate, presenta un ampio bouquet di frutta a bacca nera, pepe, vaniglia e
liquirizia. In bocca appare denso, corposo, concentrato e pieno.
Mi è sembrato
un degno abbinamento per questa pasta
ripiena, all’apparenza semplice ma con gusti importanti che si sposano bene con
il Nero d’Avola.
Da noi la zuppa di
pesce in gergo è il ciambotto e sappiamo che col pesce il vino dovrà essere
rigorosamente bianco, ecco perché ho abbinato il buon Cattarrato Lucido
ZUPPA DI PESCE
(CIAMBOTTO) ALLA BARESE
Per questa zuppa di
pesce, ho utilizzato due sole varietà di pesce, in quanto mi piaceva utilizzare
il suo brodo per cucinare la pasta, quindi i pesci utilizzati sono stati il
nasello e la razza.
Ingredienti:
3 naselli o merluzzi,
pomodorini freschi e maturi, prezzemolo, aglio, olio extravergine d’oliva,
mezzo bicchiere di vino bianco da tavola.
Prima di tutto bisogna
pulire i pesce, va privato delle viscere e per quanto riguarda la razza è
meglio farla pulire dal pescivendolo in quanto il manto è molto particolare,
dopo va lavato ben bene.
Dopo si prepara in una
bella padella, il soffritto con olio extra vergine e aglio tritato, prima che
si imbiondisca sfumare con il vino, quindi aggiungere i pomodorini tagliati a
metà e il prezzemolo tritato, aggiungendo un paio di bicchieri da tavola di
acqua, e si porta a bollore, e qui si può calare il pesce facendo attenzione a
calare prima quelli più grandi e a scalare, lasciamo cuocere a fuoco moderato
per una ventina di minuti.
Ho servito il pesce con
un filo di olio a crudo e del prezzemolo fresco tagliato grossolanamente ed
infine ho aggiunto una fetta di pane casereccio.
Il Cattarrato Lucido è un
vino caratterizzato da freschezza, da buona acidità e dai profumi floreali e fruttati, un colore
giallo paglierino intenso e a volte con riflessi verdolini, di grande
trasparenza, sapido, leggero, morbido ma presenta anche dell’acidità. È
equilibrato e molto persistente, con chiusura minerale e con ricordi floreali,
con un leggero ma visibile perlage.
Per questo mi è
sembrato il giusto abbinamento per questo piatto di pesce per il suo gusto
leggero ed equilibrato che non nasconde il sapore del pesce.
Chiudo con questa carrellata
di abbinamenti con lo Spumante Brut Petilant, che ho voluto abbinare al mio
fuori pasto fatto di anelli di totano alla romana e surimi di gambero.
Uno Spumante ottenuto
con vinificazione tramite il Metodo Charmat, un vino con un bel perlage persistente
e bouquet sprizzante, un vino fresco, vivace, delicato ed esplosivo allo stesso
tempo.
Ecco perché mi è
sembrato giusto per questo fuori pasto di mare!
Ringrazio l’azienda
per avermi accordato questa collaborazione, che con questi vini mi hanno portato la pura essenza siciliana.
Il vino eleva l’anima e i pensieri, e le
inquietudini si allontanano dal cuore dell’uomo.
Pindaro (518 a.C. circa – 438 a.C. circa)
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