PHYSALIS-ALKEKENGI proprietà, conosciamolo

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L'Alkengi appartiene alla famiglia delle solanacee, la stessa famiglia alla quale appartengono le patate, le melanzane e il pomodoro. Il frutto dell’ alchechengi è una miniera di vitamina c, acido citrico, zucchero, ed è sicuramente uno degli alimenti più interessanti che si stanno diffondendo nell’alimentazione europea; ogni frutto continiene mediamente 58 calorie. È originaria del Sud America. Nonostante la sua conoscenza risalga al periodo Precolombiano (soprattutto nelle zone andine ove era un alimento tradizionale), è stato descritto soltanto in tempi recenti. Il termine "alkekengi," apparso in francese nel XIV secolo, deriva dal francese antico "alquequange" o "alcacange" che deriva dall'arabo al-kakang. In senso stretto, significa “la lanterna cinese”, poiché si tratta di piante ornamentali della specie Physalis alkekengii il cui frutto è racchiuso in una busta con un colore arancione brillante, dalla forma, appunto, simile a quella di una lanterna cinese. 
Vi è una curiosità a proposito dell'Alkengi, in Giappone al Festival Bon, viene utilizzato come offerteper guidare le anime dei defunti

Scheda tecnica
L'alchechengi physalis è molto popolare, grazie ai suoi baccelli, di colore arancione chiaro, a forma di lanterna, la cui sagoma viene riproposta in forma cartacea ad Halloween, e i suoi frutti vengono tagliati ed utilizzati per queste festività molto particolari. Si trapianta tutto l'anno in ambiente protetto o in casa , e da marzo a settembre all'aperto. La crescita è rapida e produce già dal secondo mese.   La maturazione è continua e a scalare per tutto l'anno in ambiente protetto e da giugno a dicembre.  I piccoli fiori bianchi appaiono in piena estate, in un tumulo cespuglioso di grosse foglie verdi. I baccelli, in un primo momento, sono verdi, ma devono essere raccolti non appena il colore arancione si sviluppa, togliendo le foglie, e poi devono essere appesi a testa in giù ad asciugare in una stanza calda, al  buio. Grazie alla protezione i frutti ci conservano a temperatura ambiente anche per due mesi.  


In fitoterapia 

In fitoterapia i frutti di questa pianta è usata abitualmente nei problemi relativi alle vie urinarie e al metabolismo purinico. I suoi principi attivi sono lì’acido citrico, la vitamina c e i pigmenti carotenoidi. Questa pianta in particolar modo sembra essere adattissima per ridurre i problemi di uricemia, causata dalla presenza cioè di acidi urici nel sangue.
Dalle bacche di Physalis alchechengi si può estrarre una tintura madre che può essere assunta nella quantità di 40 gocce da 1 a 3 volte al giorno diluita in un po d’acqua. Le bacche di questa pianta sono facilmente reperibili nelle parafarmacie e in tutti i negozi di alimentazione biologica, e possono essere consumate con la massima tranquillità in quanto i frutti non sono dotati di potenzialità tossiche.

Le bacche di questa pianta sono state recentemente studiate per la loro azione antinfiammatoria, antiossidante, antimicrobica

In cucina

Si possono consumare da soli o nelle insalate, fornendo così un gusto agrodolce ai cibi; in macedonia, canditi, oppure avvolti da cioccolato fondente diventando un pasticcino eccellente. In alcuni paesi come Colombia e Perù si stanno già sviluppando industrie per ricavare prodotti quali marmellate, yogurt, dolci, gelati, liquori. Inoltre lo si può usare come elemento decorativo (ha la stessa forma delle ciliegie) nelle torte e nei dolci.

 

2 commenti:

  1. Davvero non lo conoscevo... hai stuzzicato la mia curiosità ;-)

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  2. buonissimi.. se poi li immergi nel cioccolato fondente ancora meglio!!!
    ora almeno conosco anche pro e contro... grazie a presto:-)

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